Se pensiamo alle principali destinazioni turistiche italiane subito ci vengono in mente città come Roma, che con la sua storia ha saputo influenzare tutto il mondo, la città di Venezia adagiata sull’acqua, l’arte e l’architettura rinascimentale di Firenze, Milano la capitale della moda e del design o ancora il colore e il folclore di Napoli. 

Abbiamo più difficoltà però ad immaginare quello che possiamo trovare intorno a queste magnifiche città. Sono i piccoli borghi e paesini, gemme nascoste, di altrettanta bellezza, meno affollate e per questo più autentiche. 

Tendenza degli ultimi anni, soprattutto per necessità legate all’attuale situazione sanitaria, è quella di compiere piccoli viaggi a breve distanza dalla nostra residenza. Questo ha permesso di portare all’attenzione nuovi luoghi e acquisire una maggiore consapevolezza di ciò che ci circonda.  

Ma cosa dobbiamo aspettarci se scegliamo di visitare mete meno conosciute?

MENO AFFOLLAMENTO

Piccoli paesi e cittadine sono meno affollati rispetto alle grandi città ma anche di dimensioni più contenute.

Se optiamo per questa scelta e se possibile, scegliamo di visitarle in periodi più tranquilli, durante la settimana o nelle stagioni intermedie ad esempio. Scopriremo che luoghi e paesaggi sono belli in qualsiasi stagione e avremo modo di goderci in tranquillità il nostro viaggio evitando attese o rallentamenti. 

LA TRADIZIONE PIU’ AUTENTICA

Purtroppo uno dei grandi effetti negativi del turismo di massa è la grande corsa alla vendita che in parte snatura la spontaneità del luogo. Non è chiaramente un effetto voluto e anche in questi contesti emergono tipicità e tradizioni antiche ma sono più difficili da scovare. In contesti più piccoli la pressione turistica è minore e la vita quotidiana scorre noncurante di ciò che succede intorno. Artigiani locali conservano ancora le loro botteghe e con un po’ di fortuna e possibile osservarli all’opera. 

NUOVE CONNESSIONI

Non è difficile passeggiare per le piccole vie di un paesino o in campagna ed incontrare gli abitanti del luogo. Sicuramente capiterà di scambiare due chiacchiere con un anziano incuriosito alla vista di persone nuove (si sa in paese si conoscono tutti), e che magari si lascerà andare a qualche vecchia storia o racconto. La socialità e lo scambio spontaneo sono una grande ricchezza e ti fanno sentire parte del luogo. 

IL RITMO PIU’ LENTO

Lasciandoci alle spalle la frenesia che caratterizza il nostro tempo, i mille impegni e le scadenze, possiamo ritrovare in questa dimensione a misura d’uomo un ritmo più rilassato e naturale. Sarà il contesto stesso che ci richiederà di rallentare, passeggiare senza una specifica direzione e sederci ad un tavolino di un bar godendoci il panorama senza fretta.

RITROVARE LA NOSTRA CAPACITA’ DI ADATTAMENTO

Siamo fortemente legati alle nostre abitudini e negli anni abbiamo studiato soluzioni sempre più confortevoli e di facile e immediato accesso. Nelle piccole realtà però dobbiamo considerare che i servizi e le informazioni non sono sempre accessibili quando ne abbiamo bisogno. Distaccarci dalla nostra routine e dal comfort ci permette di sperimentare, di ingegnarci di fronte a delle situazioni impreviste e improvvise come la chiusura di un piccolo museo la domenica, oppure la mancanza di un punto informazioni per capire come muoversi in un luogo o farmacie che chiudono nella pausa pranzo. Ci troveremo obbligati a riscoprire il nostro spirito di adattamento e saremo costretti a trovare delle soluzioni alternative per risolvere le nostre piccole “difficoltà”.

CELEBRAZIONI E FESTE LOCALI

Possiamo programmare in anticipo una visita durante uno di questi eventi popolari o casualmente ritrovarsi nel mezzo di una manifestazione di piazza. Qualunque sia il caso, assistere a celebrazioni religiose o sagre dove si degustano prodotti tipici locali ci permette di scoprire il carattere folcloristico di un territorio. Gli abitanti spesso si ritrovano nelle principali piazze del paese o percorrono cammini prestabiliti, il clima è solenne e devoto per le manifestazioni religiose, più conviviale, colorato e festoso per le sagre. 

UN VIAGGIO NEL PASSATO

Anche la semplice azione di entrare in un bar o in un altro piccolo negozio o bottega di paese ci proietterà immediatamente nel passato. Si osservano vecchi macchinari e utensili, vecchie targhe, cartelli scritti a mano. Le tazzine di un tempo. L’atmosfera che si respira è quella di un luogo fermo nel tempo e che ricorda, a chi è nato in Italia, le origini o quelle dei propri genitori e nonni.

COLLEGAMENTI NON SEMPRE FUNZIONALI

Bisogna ammetterlo, al di fuori delle tratte autostradali o strade statali per raggiungere queste destinazioni dobbiamo fare i conti con strade piccole e strette, a volte difficili da percorrere, con attraversamenti improvvisi di animali come cinghiali o cerbiatti, sicuramente non per tutti. 

Se si ama comunque guidare e poter godere dell’autonomia che un mezzo proprio dà bisogna raggiungere questi luoghi rispettando i limiti di velocità, evitando distrazioni e possibilmente percorrendole durante il giorno.

In alternativa è possibile affidarsi al servizio di un autista professionale in grado di guidare in maniera sicura fino a destinazione.

Per concludere non dobbiamo dimenticare che viaggiare significa rispettare il luogo che si visita e per farlo bisogna accedervi in punta di piedi.

Le piccole località soprattutto sono anche quelle più fragili per conformazione, dimensione e inoltre non godono degli stessi supporti economici destinati alle grandi città. 

È importante muoversi ed osservare nel rispetto del luogo che visitiamo e delle persone che incontriamo e oggi più che mai è rispettoso anche chiedere il permesso di fotografare o toccare ciò che ci circonda.